Orari
lunedì | da martedì a domenica |
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chiuso | 08:00 - 18:00 |
Ingresso libero
Entrata consentita fino a 30 minuti prima della chiusura
La figura femminile è sempre stata uno dei principali soggetti delle rappresentazioni artistiche e, nel corso dei secoli, è cambiato il modo in cui pittori e scultori hanno interpretato il tema a seconda dei gusti in voga, delle istanze sociali del momento, dei contesti in cui le opere venivano mostrate e della sensibilità culturale della comunità.
Il corpo della donna è stato raffigurato in maniera ideale, come rappresentazione della bellezza perfetta ed eterna, in stile verista, attinente alla realtà e ai suoi dettagli, in chiave simbolista, come rimando a qualcosa di altro.
Anche al Cimitero Monumentale, specchio delle correnti artistiche che hanno attraversato l’Italia e l’Europa alla fine dell’Ottocento e nel corso del Novecento, è possibile trovare numerosissimi esempi di opere il cui soggetto è la figura femminile, con richiami ad episodi biblici ed evangelici, oppure mitologici e laici; talvolta il corpo ha, nella narrazione, una funzione simbolica ed allegorica, altre è lo specchio esatto della defunta in vita.
La ricchezza figurativa presente al Monumentale ci restituisce donne sensuali o angelicate, madri e vergini, talvolta bellissime e maestose, altre sparute e attonite di fronte alla perdita di un affetto.
In questo percorso si avrà occasione di osservare alcune delle sfumature iconografiche sopra citate: dall’edicola Dall’Ovo, di ispirazione classica, dove tre figure femminili simboleggiano il Dolore, il Pianto e la Meditazione sulla morte, al monumento Dolcini, nel quale, all’interno di una nicchia decorata a mosaico, una donna dalle forme stilizzate, in atteggiamento di preghiera, sovrasta l’osservatore, fino a Il sogno, scultura in memoria di Erminia Cairati Vogt, il cui autore, Leonardo Bistolfi, reinterpreta in chiave simbolista il tema dell’anima che abbandona il corpo. Ancora, il soggetto muliebre si trasforma in natura nel monumento Prada Corielli, in un’opera dal titolo Anima candida che si eleva tra le rose, o si abbandona alla morte nel monumento Maria Beruccini, appartenente al filone erotico-decadente e raffigurante un realistico nudo.
Questa selezione, parziale e limitata, potrà restituire all’osservatore un assaggio dell’infinita creatività degli artisti - quasi tutti uomini (elemento da tenere in considerazione per una riflessione su ciò che si andrà a osservare) - che hanno operato al Monumentale e che hanno scelto il femminile come veicolo narrativo nell'arte funeraria.
S.C.
Monumento Dolcini - Terrazzo BC ponente superiore, Nicchia 5
Scultore: Romolo del Bò, anno 1916
Monumento Omodeo - Rialzato B ponente, n. 1489-1493
Architetto: Guido Sartirana, Scultore: Odoardo Tabacchi, anni 1876, 1930
Monumento Prandoni - Rialzato B ponente, n. 1090-1097
Scultore: Antonio Tandardini, anno 1870
Monumento Kramer - Rialzato B ponente, n. 1026-1033
Scultore: Vincenzo Vela, anno 1872
Monumento Rigamonti - Rialzato A ponente, n.412
Scultore: Ernesto Bazzaro, anno 1890
Monumento Beruccini - Rip. IX, n. 347
Scultore: Piero da Verona, anno 1914
Monumento Prada Corielli - Rip. XV, n. 144-146,
Scultore: Enrico Pancera, anno 1920
Edicola Sacchetti - Rip. XVI, sp. 395,
Scultore: Orazio Grossoni, Architetto: Antonio Cavallazzi, anno 1921
Monumento Cairati Vogt - Cinerario levante, n. 176,
Scultore: Leonardo Bistolfi, anno 1900
Edicola Orsi Raschi - Rip. III, sp. 151-152,
Scultore: Giannino Castiglioni, Architetto: Ariodante Bazzero, anno 1922
Edicola Dall'Ovo - Rip. IV, sp. 83,
Scultore: Luigi Secchi, anno 1912
Monumento Dolcini - Terrazzo BC ponente superiore, Nicchia 5
Scultore: Romolo del Bò, anno 1916
Monumento Omodeo - Rialzato B ponente, n. 1489-1493
Architetto: Guido Sartirana, Scultore: Odoardo Tabacchi, anni 1876, 1930
Monumento Prandoni - Rialzato B ponente, n. 1090-1097
Scultore: Antonio Tandardini, anno 1870
Monumento Kramer - Rialzato B ponente, n. 1026-1033
Scultore: Vincenzo Vela, anno 1872
Monumento Rigamonti - Rialzato A ponente, n.412
Scultore: Ernesto Bazzaro, anno 1890
Edicola Orsi Raschi - Rip. III, sp. 151-152,
Scultore: Giannino Castiglioni, Architetto: Ariodante Bazzero, anno 1922
Edicola Dall'Ovo - Rip. IV, sp. 83,
Scultore: Luigi Secchi, anno 1912